In questi giorni di Maggio 2012 continuano a verificarsi scosse di terremoto con crolli, feriti, morti e sfollati in Emilia Romagna. Questo evento coincide con il prossimo viaggio del Papa a Milano il 1 Giugno per una permanenza di tre giorni. I costi di questo spostamento sono esorbitanti. Il web si sta mobilitando per far rinunciare a questo viaggio il pontefice ed aiutare la popolazione colpita dal sisma. Viste le cifre sarebbe una cosa coscienziosa, ma vista la chiesa di oggi un'utopia. Per di più con la ricchezza del Vaticano potremmo sistemare L'Aquila, l'Emilia Romagna e molto altro in un colpo solo.
Benedetto XVI andrà prima in Duomo, poi alla Scala, poi a San Siro e al Parco Nord a Bresso per la messa della domenica. Alcuni costi, certi e comunque al ribasso, sono già stati ipotizzati. Il Comune di Milano ha stanziato 3 milioni e 100mila euro. E’ questa la spesa ipotizzata solo per rinforzare i mezzi pubblici, per l’acqua potabile e le numerose esigenze legate all’arrivo di un numero impressionante di pellegrini. La Curia parla addirittura di un milione di persone. La macchina organizzativa del Vaticano per portare i fedeli a Bresso sarà enorme. Si parla di almeno 5mila pullman. Nei 3 milioni di euro dovrebbe rientrare anche la finta apertura della linea MM5 della metropolitana. Finta, perché sarà chiusa subito dopo. Oltre ai costi ipotizzati dal Comune di Milano, si aggiungono i 2 milioni di euro stanziati dalla Regione. Tra i 600mila euro e il milione di euro la spesa del comune di Bresso per la sistemazione della viabilità per opere connesse all’arrivo del Papa.Non sono noti i costi che invece sosterranno gli altri comuni come Cinisello Balsamo e Nova Milanese. Si ignora il costo anche della costruzione del super palco sulla pista dell’aeroporto di Bresso, su cui fervono grandi polemiche. Parte dei costi dell’allestimento delle strutture al parco Nord saranno sostenute dagli sponsor. Forse è solo una stridente coincidenza il fatto che alcuni dei comuni che si stanno sobbarcando le spese per la visita del Pontefice, siano gli stessi comuni che non hanno i soldi per pagare le ditte che lavorano per il prolungamento della linea 1 della metropolitana da Sesto a Monza. L’anno scorso, ad agosto, in Spagna c’erano state grandissime proteste con scontri tra gli indignados e i papa boys proprio perché le spese per la visita del Pontefice (anche in questo caso in buona parte sulle spalle dei contribuenti e non del Vaticano) erano giudicate eccessive. Alla fine questi costi ricadranno quasi per il complessivo sulle spalle dei contribuenti. E una cifra che si aggira sui 10 milioni di euro per 3 giorni potrebbe essere molto più utile ad altre persone invece che spese per il Papa che già vive nell'agiatezza del suo Stato del Vaticano.
Devo sottolineare che Benedetto XVI ha comunicato ufficialmente di aver fatto una donazione straordinaria di 100.000 € dopo i terremoti in Emilia, per la ricostruzione di chiese e diocesi. Ora mi chiedo a che "cosa" serve donare i soldi a una popolazione terremotata per la ricostruzione delle chiese quando molti sono senza casa? E la chiamiamo una donazione straordinaria l'equivalente di un decimo della spesa per il suo viaggio di 3 giorni a Milano? Complimenti al vostro Papa e grazie a chi in passato lo ha finanziato e in futuro lo finanzierà.
Nessun commento:
Posta un commento